Prima o poi a ogni brand tocca sottoporre a revisione le proprie scelte strategiche. È quello che sta capitando ora al mio brand: sto rivedendo la mia identità visiva, il mio tono di voce e sto riorganizzando le mie strategie di comunicazione. È naturale. Il mondo digitale è in continua evoluzione. Ci sono sempre nuovi aggiornamenti. Anche il tuo brand non è statico, ma cambia col tempo. Cambia il tuo pubblico, cambiano i competitor, si evolve il marketing. Essere flessibile e avere una grande capacità di adattamento oggi è un fattore di successo.

Bisogna essere pronti ad adottare nuove strategie e fare, se serve un rebranding. Ma come capire quando farlo e quale strada prendere? In questo articolo ti racconto come capire se e quando il tuo brand ha bisogno di una bella rispolverata.

ASCOLTA IL TUO TARGET

Non si può prendere alcuna decisione, senza aver interrogato prima il proprio pubblico. L’ascolto nei confronti del pubblico deve rimanere costante e attivo lungo tutto il nostro percorso di business. Se rimani in ascolto, riuscirai a cogliere i primi segnali che ti indicano un disallineamento rispetto al tuo brand.

Non è necessario inviare interviste, anche se potrebbe rivelarsi uno strumento interessante, soprattutto per approfondire alcuni elementi che non ti sono chiari.

È sufficiente che verifichi regolarmente le statistiche del tuo sito, qualsiasi sia il tool che usi. L’engagement rate ad esempio è un’ottima misurazione del grado di coinvolgimento degli utenti. A differenza del bounce rate (frequenza di rimbalzo), che misura il numero di persone che abbandonano il sito dopo aver visitato un’unica pagina del tuo sito, l’engagement rate offre una misura più precisa del coinvolgimento degli utenti perché misura l’interazione attiva dell’utente con il tuo sito: quando scorre la pagina, quando clicca sui bottoni e quando naviga all’interno del tuo sito.

È utile verificare quali sono i tuoi articoli di blog più letti, per capire come si muovono gli interessi nel tuo target di riferimento. Naturalmente devi valutare se corrispondono ai tuoi obiettivi di business.

Verifica inoltre il tasso di conversione delle tue sale page. Se è calato, è un campanello d’allarme. Il tasso di conversione dipende da molti fattori, un calo brusco è un dato interessante che merita un approfondimento tramite analisi mirate.

ASCOLTA IL TUO BUSINESS

Anche il tuo business cambia nel tempo. Obiettivi e campi d’azione potrebbero avere subito dei cambiamenti e ti accorgi che le strategie attuate finora sono diventate una gabbia che ti impediscono di sperimentare nuovi metodi o nuovi canali.

Occorre sempre rimanere in ascolto del mercato e “spiare” i competitor. Osservare come si muovono gli altri brand nel mercato ci permette di monitorare la sua evoluzione, cogliendo in tempo i primi segnali di cambiamento.

Se il tuo è un personal brand, anche l’evoluzione della tua personalità o nuovi interessi o nuove scelte di vita potrebbero influire il tuo business e quindi creare un disallineamento rispetto a come e cosa comunica attualmente il tuo brand.

A volte il processo di evoluzione è repentino ed è quindi facile riconoscerlo. Molto spesso però si tratta di un cambiamento lento e i segnali potrebbero essere fraintesi con un disamore rispetto a quello che è il nostro business. Il mio consiglio è di mettersi in ascolto di noi stessi periodicamente, rivedendo i nostri obiettivi di business, i nostri servizi e prodotti, verificando di essere sempre allineati con quella che è la nostra mission e la nostra vision.

FAI UN’ANALISI

Se hai evidenziato nel target o nel tuo business chiari segni di un disallineamento rispetto al tuo brand, occorre circoscrivere chiaramente gli elementi di cambiamento:

  • Se si tratta del target, studia la tua community, approfondisci con questionari e interviste, traccia la tua nuova buyer persona e studia il customer journey (se vuoi approfondire ti consiglio di leggere l’articolo approfondito sul customer journey esaustivo di Silvia Mangini, digital strategist.
  • Se si tratta del mercato, fai un’accurata analisi dei competitor.
  • Se si tratta di obiettivi o interessi nuovi o diversi, rivedi il tuo posizionamento e ridefinisci, se occorre la tua vision e la tua mission.

SOTTOPONI A CHECK-UP LA TUA COMUNICAZIONE

Il prossimo passo da seguire è quello di fare un bel check-up della tua comunicazione per capire dove esattamente si crea il disallineamento.

Un buon rebranding parte sempre da un’analisi dello stato attuale, che ti permette di identificare i punti di forza e di debolezza rispetto a quelli che sono i tuoi nuovi obiettivi di business, il tuo target e la strategia di comunicazione scelta.

Ritengo che il recupero degli elementi di forza abbia un grande valore nel rebranding, perché ti permette di mantenere una certa continuità e dare gradualità alla tua evoluzione.

Il sito web, in quanto strumento di marketing, va sottoposto a check-up sotto più punti di vista, non solo dal punto di vista grafico come erroneamente si crede quando si è in una fase di rebranding, ma anche seo, di performance, di ux e molti altri aspetti, che ti spiego approfonditamente in un mio precedente articolo su come fare un check-up del proprio sito web.

FAI UN REBRANDING SE SERVE

Il rebranding non è nient’altro che il rinnovo della brand identity in seguito a un cambiamento di target, mercato, valori o mission. Non sempre serve un rebranding. Se, ad esempio, durante la fase di check-up ci accorgiamo che valori e mission sono rimasti inalterati e gli altri aspetti sono coinvolti da piccoli cambiamenti, può essere sufficiente riaggiustare il tiro e rilanciare il brand con una buona strategia di comunicazione.

Molto spesso, invece, bastano piccole correzioni all’identità visiva e al tono di voce per riuscire a rispecchiare i cambiamenti e ridare nuovo slancio e vitalità al business. Se questo è il tuo caso e vuoi sottoporre a restyling il tuo sito web per riallinearlo con il tuo nuovo brand, in questo articolo puoi trovare utili consigli

Più di rado i cambiamenti sono drastici. Sono i rebranding più rischiosi e delicati, perché il pubblico potrebbe non essere preparato e non accogliere favorevolmente i nuovi cambiamenti.

Non esistono ricette universali. Ogni caso merita una strategia personalizzata, ma il metodo migliore per evitare cambiamenti drastici, è revisionare regolarmente il proprio business e la propria comunicazione.

RIORGANIZZA LE TUE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE

Il rebranding deve essere sempre accompagnato da una strategia di comunicazione a tutto tondo. Non ha senso rinnovare l’identità visiva e non andare a rinnovare il tono di voce o le scelte di contenuto. I cambiamenti possono anche essere minimi, ma devono essere coerenti per tutti gli elementi che compongono il sistema comunicativo: visual, tono di voce, contenuto, canali.

Il rischio nel fare le cose gradualmente o a metà è di generare incomprensione e confusione. Il messaggio perderà così efficacia vanificando gli obiettivi del rebranding stesso.

E RIPARTI ALLA GRANDE

Se il rebranding si fonda su un’analisi accurata e coinvolge tutto il sistema comunicazione, sarà in grado di dare nuova vita al tuo business e rilanciarti anche con più entusiasmo nel mercato.

Cosa ne pensi? Spero che queste linee guida possano tornarti utile e se vuoi approfondire o vuoi una consulenza sul tuo brand, contattami e sarò felice di aiutarti.

Mariateresa Fragale

UI designer & Front-end Developer inspired by coffee, cakes and dirty kids. Lover of minimalistic and user centered design with many years of experience in website development. Dreamer and hungry. Based in Switzerland.

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